Dazi di Trump e Stellantis: Possibili effetti
L’introduzione di dazi sulle importazioni di auto dal Messico e dal Canada, annunciata dall’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, potrebbe avere un impatto significativo sul settore automobilistico europeo. Tra i produttori più esposti a questa misura troviamo Stellantis, leader globale del mercato di massa.
Stellantis e l’esposizione alle tariffe USA
Secondo le analisi, Stellantis è tra le case automobilistiche europee più vulnerabili ai nuovi dazi del 25%, che potrebbero rendere antieconomica la vendita di veicoli prodotti nei suoi stabilimenti in Messico e Canada per il mercato statunitense. Il colosso, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Groupe PSA, genera circa il 26% delle sue vendite totali negli Stati Uniti, ma solo il 18% della produzione avviene sul suolo americano, evidenziando un disallineamento positivo dell’8%.
Questa forte dipendenza dagli stabilimenti messicani e canadesi pone Stellantis in una posizione di rischio elevato, con possibili conseguenze sulle sue strategie di produzione e sulla necessità di investimenti futuri per potenziare gli impianti statunitensi.
Volkswagen e il peso del Messico
Un altro produttore europeo a rischio è Volkswagen, che utilizza ampiamente i suoi stabilimenti in Messico per rifornire i clienti statunitensi. Circa il 40% delle vendite di Volkswagen negli Stati Uniti proviene dal paese latinoamericano, mentre il marchio Audi importa l’80% delle sue auto dagli impianti messicani, con il restante prodotto in Europa. Tuttavia, Volkswagen potrebbe mitigare l’impatto dei dazi espandendo il suo stabilimento in Tennessee, grazie a terreni aggiuntivi già acquisiti.
I produttori meno esposti: Renault e i marchi di lusso
Tra i marchi meno esposti troviamo Renault, che genera meno del 2% del suo fatturato globale negli Stati Uniti. La maggior parte delle sue vendite nelle Americhe si concentra in Brasile, Argentina e Messico, mentre la casa francese non possiede impianti produttivi negli USA.
I marchi di lusso come Ferrari e Porsche, pur vendendo rispettivamente il 25% e il 27% delle loro auto negli Stati Uniti, si affidano esclusivamente all’esportazione dai loro stabilimenti europei. In caso di dazi sulle importazioni europee, Ferrari potrebbe trasferire i costi sui clienti grazie al valore elevato del suo marchio. Al contrario, Porsche potrebbe trovarsi costretta a considerare una produzione locale qualora le tariffe diventassero insostenibili.
Cosa significa per il futuro di Stellantis e del mercato auto europeo?
Le nuove tariffe commerciali rischiano di stravolgere le strategie di produzione di Stellantis, Volkswagen e altri colossi europei. Per Stellantis, in particolare, sarà cruciale ridurre la dipendenza dalla produzione messicana e canadese, potenziando la presenza manifatturiera negli Stati Uniti per evitare un’escalation dei costi legata ai dazi.
Le misure protezionistiche di Trump sottolineano l’importanza di una strategia “local-for-local” per garantire competitività e minimizzare l’impatto delle politiche commerciali sui mercati internazionali.
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