3 Errori di Investimento da Evitare nel 2025 Secondo Morningstar
Il rally dei mercati azionari continua a spingere molti investitori a cavalcare l’onda, convinti di ridurre i rischi e cogliere nuove opportunità. Tuttavia, tre errori comuni potrebbero compromettere i risultati, trasformando il 2025 in un anno difficile per chi non presta attenzione.
Errore n. 1: Presumere che i rendimenti del 2024 si ripeteranno
Il 2024 è stato un anno eccezionale per i mercati azionari, con le azioni statunitensi in testa grazie al boom dell’intelligenza artificiale (IA) e alla prospettiva di tassi di interesse più bassi. L’indice Morningstar US Market è aumentato del 33,7% in valuta locale, rispetto al 18,9% del Morningstar Global Markets Index, con l’Europa che ha registrato performance brillanti, in particolare grazie ai titoli bancari italiani.
Guardando a questi risultati, è facile pensare che le azioni statunitensi o italiane siano ancora la scelta migliore per il 2025. Tuttavia, basarsi esclusivamente sul passato può restringere pericolosamente le scelte di investimento.
Secondo Nicolò Bragazza, associate portfolio manager di Morningstar Investment Management, “guardare al passato può far sembrare il futuro più prevedibile di quanto non sia realmente”. Questo porta molti investitori a trascurare la diversificazione, aumentando il rischio di concentrarsi su scenari limitati. Bragazza sottolinea: “È fondamentale considerare il futuro come un insieme di percorsi diversi e prepararsi di conseguenza, anziché credere in un’unica strada possibile”.
Errore n. 2: Credere che i titoli vincenti di oggi resteranno tali
Un altro errore comune è pensare che i titoli che hanno dominato i mercati nel 2024 continueranno a essere i protagonisti del 2025.
Il settore dell’intelligenza artificiale ha catturato l’attenzione degli investitori, con aziende come Nvidia (NVDA) che hanno registrato un aumento del 192% nel 2024 grazie alla crescente domanda di GPU. Anche i giganti della tecnologia come Amazon (AMZN), Microsoft (MSFT) e Alphabet (GOOGL) hanno visto una crescita impressionante grazie alle loro piattaforme cloud.
Ma, come spiega Bragazza, “la tendenza a pensare che i vincitori continueranno a vincere è nota come ‘fallacia della mano calda’ (hot hand fallacy). Anche se può sembrare una strategia logica, può portare a delusioni significative”.
Il rischio è ignorare il principio del “ritorno alla media”: se il sentiment si inverte, i titoli di punta di oggi potrebbero diventare i perdenti di domani. Anche nell’ambito dell’IA, identificare i futuri leader di mercato non è semplice, e i grandi vincitori di ieri potrebbero non essere gli stessi del futuro.
Errore n. 3: Cedere al FOMO (paura di essere esclusi)
Con i mercati ai massimi storici, molti investitori potrebbero sentirsi esclusi dal rally e decidere di entrare solo adesso, magari acquistando a valutazioni eccessive. Questo comportamento, noto come FOMO (fear of missing out), rischia di compromettere i rendimenti futuri del portafoglio.
“Spinti dall’ansia di non perdere ulteriori guadagni, alcuni investitori finiscono per prendere decisioni impulsive, spesso controproducenti”, avverte Bragazza.
Un approccio più prudente è fare un passo indietro per valutare le opportunità di investimento con calma. “Dopo un forte rally, è utile rivedere il portafoglio per posizionarsi meglio e cogliere eventuali guadagni futuri”, conclude Bragazza.
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