Pubblicato il 21 luglio 2023 su Punti di vista sul mercato

Opportunità sull’azionario giapponese

Negli ultimi decenni, le azioni giapponesi hanno affrontato un periodo difficile dopo il crollo della bolla economica negli anni ’80, perdendo significativamente valore. Simone Di Biase, responsabile relationship management di BG SAXO, sottolinea che durante questo periodo le valutazioni non sono mai state attraenti poiché le società giapponesi hanno registrato una crescita lenta.

Tuttavia, a partire dalla Grande Crisi Finanziaria del 2008, le cose sono cambiate. Gli hedge fund statunitensi hanno intrapreso movimenti attivisti che hanno spinto le aziende giapponesi a diventare più efficienti e sostenibili. Questo cambiamento ha portato le società a riacquistare azioni a un ritmo senza precedenti, restituendo valore agli azionisti attraverso dividendi e buyback (riacquisti azionari), che rappresentano il 3,5% del valore di mercato negli ultimi 12 mesi.

Nonostante il miglioramento in termini di efficienza del capitale, molte società giapponesi mantengono ancora grandi saldi di cassa e un indebitamento netto negativo nell’indice MSCI Japan. Questo si traduce in un rapporto Enterprise Value / EBITDA inferiore del 61% rispetto alle azioni statunitensi, il che rende le azioni giapponesi meno sensibili ai tassi d’interesse più elevati e crea un potenziale di rialzo derivante dall’espansione delle valutazioni.

Il mercato azionario giapponese, con un valore di mercato combinato di 3,5 trilioni di dollari USA, è inferiore di dieci volte rispetto al mercato azionario statunitense. Tuttavia, rappresenta il 6% dell’Indice MSCI World, facendone il secondo più grande mercato azionario di un singolo paese al mondo. Gli investitori esposti al mercato azionario giapponese beneficiano di un sovrappeso nei settori industriali e dei beni di consumo, ma presentano un significativo sottopeso nel settore delle tecnologie dell’informazione, spiegando in parte la performance relativa delle azioni giapponesi e statunitensi nel 2022.

Tra le maggiori aziende giapponesi, Toyota, Sony, Keyence e Mitsubishi UFJ Financial si distinguono per le loro attività. Toyota, sebbene sia la più grande casa automobilistica al mondo, ha dovuto affrontare sfide legate all’adozione di veicoli elettrici a batteria. Sony è un conglomerato tecnologico con diverse attività, mentre Keyence si specializza nello sviluppo di apparecchiature per l’automazione industriale. L’Intelligenza Artificiale (IA) ha attirato l’attenzione del mercato azionario giapponese, con società come Advantest che hanno registrato notevoli aumenti di valore in connessione con la crescita dei semiconduttori legati all’IA.

Tuttavia, Di Biase sottolinea alcuni rischi per le azioni giapponesi. Il potenziale apprezzamento dello JPY in caso di inversione della politica monetaria della Banca del Giappone potrebbe impattare negativamente il mercato azionario. Inoltre, un rallentamento dell’economia globale, data la dipendenza dell’economia giapponese dalle esportazioni, potrebbe causare problemi. Infine, la concorrenza delle società cinesi e sudcoreane nei settori delle macchine industriali e dell’automobile potrebbe minacciare il mercato azionario giapponese nel prossimo futuro.

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