Gli Effetti del Conflitto Israele-Hamas sui Mercati Azionari
Il recente scoppio del conflitto tra Israele e Hamas ha avuto un impatto sul mercato azionario globale. Gli analisti di Morningstar hanno esaminato le possibili conseguenze su aziende nei settori dell’energia, della difesa e dei fertilizzanti. Ecco una sintesi dei punti chiave della loro analisi:
Effetti sul Settore della Difesa:
Dall’inizio del conflitto il 7 ottobre, il settore globale della difesa ha registrato un aumento del 5,42% nelle prestazioni, superando di quasi cinque punti percentuali i benchmark dei mercati azionari globali. Gli investitori sembrano anticipare una maggiore domanda di armi, con la possibilità di aumentare i ricavi e i profitti delle aziende della difesa. Tuttavia, gli analisti di Morningstar raccomandano prudenza e sottolineano che il collegamento tra lo scoppio della guerra e i profitti maggiori nel settore della difesa non è sempre lineare.
Impatto sui Prezzi del Petrolio:
Il conflitto tra Israele e Hamas ha anche causato un aumento dei prezzi del petrolio. Da 81,9 dollari al barile il 6 ottobre, i prezzi del petrolio hanno raggiunto quasi 87 dollari al barile il 9 ottobre. Le preoccupazioni di mercato derivano dal fatto che il Medio Oriente è responsabile di circa un quinto della produzione globale di petrolio. Sussiste anche il timore che il conflitto possa coinvolgere l’Iran, paese che sostiene Hamas e che produce circa 3 milioni di barili al giorno, dati a luglio 2023. Nonostante queste preoccupazioni, gli analisti di Morningstar suggeriscono un approccio cauto nel settore energetico. Indicano che anche in caso di escalation, il mercato petrolifero potrebbe compensare reintroducendo tagli alla produzione da paesi come l’Arabia Saudita e la Russia.
Aspettative per il Mercato dei Fertilizzanti:
In modo significativo, il conflitto ha influenzato i prezzi delle azioni delle principali aziende di fertilizzanti. Nutrien, The Mosaic e CF Industries hanno registrato guadagni rispettivi del 3,59%, dell’8,28% e del 4,85% dal 9 al 13 ottobre. Tuttavia, gli analisti di Morningstar non prevedono cambiamenti significativi nell’offerta e nella domanda di fertilizzanti. Hanno confermato le loro stime di valore equo, poiché non si prevede che alcune interruzioni nell’approvvigionamento di potassio, dove Israele è un importante esportatore, causino squilibri di mercato.
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