Pubblicato il 30 dicembre 2024 su Punti di vista sul mercato

2024: Anno dell’oro

Il 2024 merita il titolo di “anno dell’oro”. I prezzi del metallo giallo hanno messo a segno una performance senza precedenti negli ultimi anni, registrando una crescita vicina al 27%. L’oro ha raggiunto il massimo storico di 2.748,23 dollari per oncia nell’ultima settimana di ottobre, per poi assestarsi a 2.620,56 dollari entro la fine dell’anno. Una performance da record, che riporta alla memoria i rally del 2010, anno della crisi del debito dell’Eurozona, e del 2007, quando l’economia globale si trovava sull’orlo della Grande Recessione.

Quest’anno, il metallo prezioso ha superato soglie psicologiche chiave, prima toccando i 2.500 dollari per oncia e successivamente infrangendo il muro dei 2.700. In un contesto economico globale segnato da instabilità e tensioni geopolitiche, l’oro si è confermato uno degli asset più sicuri per proteggere il proprio capitale. La domanda di oro è cresciuta costantemente nel corso dell’anno, alimentata sia dagli acquisti delle banche centrali sia dalle crescenti incertezze internazionali.

Il ruolo della Fed e l’incognita politica

L’attenzione degli investitori si concentra ora sulle politiche della Federal Reserve per il 2025, oltre che sulle prossime mosse del presidente eletto Donald Trump. Nel corso del 2024, la Fed ha effettuato tagli aggressivi dei tassi d’interesse a settembre, novembre e dicembre, segnalando però un rallentamento della politica di allentamento per il prossimo anno. Si prevede infatti che nel 2025 i tagli saranno limitati a due, rispetto ai quattro inizialmente stimati a settembre.

L’ultima rilevazione dell’inflazione negli Stati Uniti ha contribuito a calmare le preoccupazioni, ma i mercati restano cauti. Le proiezioni attuali indicano un possibile allentamento monetario di soli 35 punti base entro il prossimo anno, alimentando l’incertezza e spingendo ulteriormente gli investitori verso l’oro.

Un rifugio contro volatilità e crisi

Nel 2024, il metallo prezioso ha consolidato il suo ruolo di bene rifugio, grazie alla sua capacità di proteggere i capitali dalla volatilità dei mercati azionari e dai rischi economici legati a inflazione, conflitti geopolitici e instabilità monetaria. Gli investitori sono tornati in massa sull’oro, spinti dalla necessità di mettere al sicuro il proprio patrimonio in un contesto finanziario incerto.

Nonostante la possibilità di correzioni di breve termine, il sentiment sul metallo prezioso rimane positivo. Gli analisti delle principali istituzioni finanziarie prevedono un ulteriore aumento dei prezzi: JP Morgan stima che l’oro possa superare i 2.800 dollari l’oncia all’inizio del 2025, mentre Bank of America non esclude la possibilità che si raggiunga la soglia dei 3.000 dollari.

Con una domanda in continua crescita e un supporto solido sul mercato, l’oro si conferma un’opzione di investimento affidabile e strategica per affrontare le sfide dei prossimi mesi.

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