Pubblicato il 20 febbraio 2025 su Punti di vista sul mercato

Truffa dell’oro: lo schema Ponzi che ha ingannato 5.000 investitori

Sono circa 5.000 le vittime della cosiddetta “truffa dell’oro”, un sofisticato schema Ponzi che prometteva rendimenti esorbitanti del 4% mensile, pari al 48% annuo. Secondo quanto denunciato dal Codacons, le indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Milano, hanno portato all’arresto di cinque persone (una in carcere e quattro ai domiciliari) e al sequestro di beni per un valore complessivo di 23 milioni di euro. Sono state inoltre effettuate 30 perquisizioni in diverse località italiane.

Le società coinvolte e i responsabili

Nel mirino delle Fiamme Gialle è finita la Global Group Consulting, guidata dai fondatori Samuel Gatto e Giorgio Maria Marone. Le accuse mosse dalla Procura comprendono associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività finanziaria e truffa aggravata.

Come funzionava la truffa dell’oro

Le indagini hanno rivelato che gli organizzatori avevano strutturato un sistema piramidale travestito da rete di investimenti in oro. Attraverso una fitta rete di promotori, venivano attratti nuovi investitori con la promessa di guadagni elevati e sicuri. Dal 2019 ad oggi, il sistema avrebbe raccolto ben 89 milioni di euro, ma solo una minima parte sarebbe stata effettivamente impiegata per l’acquisto di oro.

I truffatori sfruttavano diversi canali per reclutare le vittime: passaparola, social network ed eventi esclusivi. In alcuni casi, veniva proposta anche l’adesione a un’associazione culturale che offriva presunti vantaggi economici attraverso una valuta convenzionale, utilizzabile in una selezionata rete di negozi di lusso.

Come in ogni schema Ponzi, per mantenere credibilità e allontanare i sospetti, gli organizzatori restituivano il capitale iniziale a coloro che decidevano di ritirarsi. Tuttavia, gran parte del denaro raccolto serviva solo a ripagare i primi investitori e a finanziare il lusso degli ideatori della frode.

Il supporto del Codacons per le vittime

Il Codacons ha deciso di assistere i risparmiatori truffati, aiutandoli nella stesura della denuncia-querela. È fondamentale sapere che la querela deve essere presentata entro tre mesi dalla scoperta del reato.

L’atto di denuncia-querela, che può essere presentato autonomamente o tramite i legali del Codacons, deve includere una descrizione dettagliata della vicenda e tutti gli elementi utili alle indagini. In caso di rinvio a giudizio, le vittime potranno costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti.


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