Nasdaq ai massimi storici: perché l’hi-tech resta una scommessa vincente
Il Nasdaq ha chiuso su un nuovo massimo storico (+0,37% a 21.879,49 punti), segnando il secondo record consecutivo e confermando la leadership del settore tecnologico a Wall Street. Dall’inizio del 2025 l’indice ha già guadagnato oltre il 13% e, se si guarda al periodo successivo al lancio di ChatGPT (fine 2022), il progresso sfiora il 100%.
I driver della crescita tecnologica
Secondo Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS Global Wealth Management, a sostenere la corsa del Nasdaq sono due fattori principali: le attese di un taglio dei tassi imminente da parte della Federal Reserve e la solidità dei fondamentali legati all’intelligenza artificiale e al settore tecnologico.
“Con un solido slancio degli utili e tagli dei tassi in arrivo, non vediamo valutazioni elevate come motivo per ridurre l’esposizione al tech”, osserva UBS nel suo Daily Comment.
Valutazioni elevate: rischio o opportunità?
Non solo Nasdaq: anche S&P 500 e Dow Jones hanno registrato nuovi record, con il primo in rialzo dell’11% da inizio anno. L’S&P 500 scambia a circa 22,5 volte gli utili attesi, livello che lo colloca al 99° percentile delle valutazioni degli ultimi vent’anni.
Eppure, come ricorda Haefele, un rapporto P/E elevato non implica necessariamente inversioni di tendenza. Episodi passati, come il 1999 o il 2021, mostrano come la combinazione di utili in crescita e politiche monetarie accomodanti possa continuare a spingere il mercato.
Dati recenti confermano il ruolo chiave dell’intelligenza artificiale: l’81% delle società dell’S&P 500 ha superato le attese sugli utili, il cloud cresce oltre il 25% su base annua e colossi come Broadcom hanno annunciato ordini miliardari di chip AI.
I settori su cui puntare secondo UBS
UBS sottolinea che i rischi restano gestibili. La stagionalità negativa di settembre può essere compensata dagli investimenti record in tecnologia, mentre il fronte regolatorio si è alleggerito dopo recenti decisioni antitrust favorevoli ai big tech.
Per gli investitori, la strategia è chiara: aumentare l’esposizione all’AI, privilegiare comparti difensivi come software e Internet e diversificare su panieri con sensibilità differenti all’intelligenza artificiale.
Guardando avanti, UBS prevede ulteriori rialzi: target S&P 500 a 6.600 punti entro fine 2025 e 6.800 a metà 2026. Opportunità interessanti emergono anche in Cina, dove il tech beneficia della spinta verso la localizzazione della produzione di semiconduttori e l’ottimizzazione dei modelli AI.
Il rally del Nasdaq non sembra una bolla: al contrario, appare sostenuto da basi solide, con AI e tecnologia come motori principali. Per gli investitori globali, il settore hi-tech rimane una delle aree più promettenti, nonostante valutazioni elevate e volatilità di breve termine.
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