Pubblicato il 9 maggio 2025 su Punti di vista sul mercato

Fed conferma tassi invariati, pesano rischi economici e inflazione

La Federal Reserve ha confermato ancora una volta i tassi di interesse, mantenendoli nella fascia tra il 4,25% e il 4,50%. Una scelta attesa dai mercati e dagli analisti, che evidenzia la prudenza della banca centrale americana in un momento economico incerto.

Powell ribadisce autonomia della Fed

Durante la conferenza stampa, il presidente Jerome Powell ha riaffermato con decisione l’indipendenza della Fed dalla politica. Nonostante le recenti pressioni esplicite di Donald Trump per abbassare immediatamente i tassi, Powell ha dichiarato: “La nostra responsabilità riguarda esclusivamente la stabilità dei prezzi e la piena occupazione. Non rispondiamo a pressioni politiche.”

Economia USA: resiliente ma in rallentamento

La Fed osserva segnali contrastanti nell’economia americana. Da una parte, la domanda interna, specialmente nel settore servizi, rimane solida. Dall’altra, emergono preoccupazioni per una possibile frenata della crescita economica causata dai dazi imposti dall’amministrazione Trump.

“La crescita economica è moderata ma resta positiva,” ha sottolineato Powell. Ha poi aggiunto: “Abbiamo spazio per essere pazienti sui tassi. Non vediamo la necessità di agire frettolosamente.”

Inflazione ancora sotto i riflettori

L’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, continua a rappresentare una sfida per la Fed. Nonostante un rallentamento generale, i prezzi nel settore dei servizi e la rigidità salariale rimangono persistenti. La situazione potrebbe richiedere tassi elevati più a lungo del previsto.

“L’attività economica sta continuando a espandersi a ritmi sostenuti,” osserva la Fed, aggiungendo che il mercato del lavoro resta forte, nonostante un leggero aumento della disoccupazione al 4,2% registrato ad aprile.

Scenario stagflazionistico incombente

I dazi e le tensioni geopolitiche stanno alimentando uno scenario di stagflazione, ovvero alta inflazione e bassa crescita economica. Una situazione particolarmente complessa da gestire per qualsiasi banca centrale.

La politica economica dell’amministrazione Trump, caratterizzata da dazi, tagli alla spesa pubblica e restrizioni all’immigrazione, viene indicata da molti analisti come una minaccia aggiuntiva per la stabilità economica.

Opinioni divise tra gli analisti

Gli analisti mostrano opinioni divergenti sulla strategia della Fed. Thomas Simons di Jefferies evidenzia l’incertezza causata dalle continue oscillazioni delle politiche commerciali americane e sostiene che sia impossibile fare previsioni certe sull’economia.

Ashish Shah, di Goldman Sachs Asset Management, ritiene invece che i dati recenti sull’occupazione, migliori del previsto, sostengano l’attuale strategia attendista della Fed.

Secondo il CME FedWatch Tool, le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono scese al 20%. Nonostante ciò, il mercato continua ad attendersi fino a tre tagli nel corso del 2025, portando i tassi al 3,50%-3,75% entro fine anno.


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