Strategie di investimento per gli ultimi mesi dell’anno
Con l’approssimarsi della fine dell’anno, gli investitori sono alla ricerca di strategie per posizionare al meglio i loro portafogli. Nadège Dufossé, Global Head of Multi-Asset di Candriam, ha condiviso le sue scelte di allocazione tra azioni e obbligazioni, tenendo conto delle opportunità e dei rischi nei mercati finanziari globali.
Un contesto globale contrastante
Secondo Dufossé, gli Stati Uniti continuano a mostrare segnali di solidità economica. La crescita statunitense si è dimostrata più resistente del previsto, e l’inflazione si avvicina agli obiettivi della Federal Reserve. Questo ha portato a un taglio significativo dei tassi di 50 punti base a settembre, suggerendo che il Paese è sulla buona strada per un “atterraggio morbido”.
Al contrario, l’Europa appare più vulnerabile. L’economia del vecchio continente risente ancora di fattori economici e politici che potrebbero peggiorare, specialmente in caso di una vittoria di Donald Trump alle presidenziali USA. Inoltre, Dufossé evidenzia come la Cina abbia preso una posizione forte, puntando a sostenere la propria economia, un segnale positivo per i mercati emergenti.
Scelte di investimento: azioni e obbligazioni
Candriam ha adottato una posizione moderatamente lunga sulle azioni, privilegiando Stati Uniti e mercati emergenti, con un’allocazione più prudente sull’Europa. In particolare, negli USA si punta su una strategia bilanciata tra titoli di nicchia, azioni finanziarie e il settore farmaceutico. L’Europa, invece, rimane un mercato per investimenti difensivi.
Per quanto riguarda le obbligazioni, la società mantiene una duration lunga, in particolare sui titoli di stato tedeschi, e conferma un’esposizione verso crediti investment-grade.
Correlazione tra azioni e obbligazioni
In un contesto di alta inflazione, generalmente superiore al 3,5%-4%, si osserva una correlazione positiva tra azioni e obbligazioni. Tuttavia, con il rallentamento dell’inflazione, l’attenzione degli investitori è tornata sulla crescita economica, e potrebbe riprendere il regime di correlazione negativa tra questi due asset, offrendo nuove opportunità per i portafogli diversificati.
Rischi geopolitici e di mercato
Il rischio elettorale negli USA rappresenta una delle principali incognite per i mercati. Con una probabilità di vittoria quasi equamente divisa tra i due candidati, Candriam ha optato per un portafoglio equilibrato e ha integrato strategie di copertura per proteggersi dagli scenari più estremi.
Infine, il conflitto in Medio Oriente è un altro fattore di rischio da monitorare attentamente. L’andamento del prezzo del petrolio è strettamente correlato alle tensioni geopolitiche, e può fungere da copertura naturale in caso di escalation nel conflitto tra Israele e Iran.
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