Pubblicato il 5 settembre 2024 su Punti di vista sul mercato

Preoccupazioni per la guerra dei dazi con la Cina

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla situazione degli scambi commerciali tra Italia e Cina, sottolineando le possibili conseguenze negative per le esportazioni italiane. Parlando alla fiera Farete presso BolognaFiere, ha evidenziato come la guerra dei dazi possa rappresentare un ostacolo per un Paese come l’Italia, che basa gran parte della sua economia sulle esportazioni.

“La guerra dei dazi ci preoccupa molto. Essendo un Paese esportatore, dobbiamo poter competere senza essere penalizzati da normative che ci mettono in difficoltà rispetto agli altri Stati”, ha dichiarato Orsini. “Con oltre 620 miliardi di esportazioni, l’Italia punta a superare il Giappone, ma i dazi potrebbero rappresentare un boomerang”.

Orsini, originario di Modena, ha esordito dicendo: “Essere qui in Emilia-Romagna mi fa sentire a casa”, prima di addentrarsi nelle dinamiche economiche e politiche legate alla tensione commerciale tra l’Unione Europea e la Cina, uno dei principali partner commerciali del continente.

Sfide ambientali e industriali per l’Europa

Nonostante l’importanza delle tematiche ambientali, Orsini ha sottolineato come le imprese siano molto sensibili alle questioni ecologiche ma che gli obiettivi fissati dall’Europa potrebbero essere eccessivamente rischiosi. “L’Europa contribuisce solo per il 7% alle emissioni globali di CO2, ma rappresenta il 15% del Pil mondiale”, ha spiegato. “Abbiamo bisogno di un’Europa forte e unita, che si muova con coerenza e velocità.”

Secondo Orsini, la furia anti-industriale rischia di danneggiare il settore manifatturiero europeo, a meno che non venga adottata una politica industriale che tenga conto della salvaguardia delle imprese europee. “Le chiusure degli stabilimenti della Volkswagen sono un segnale allarmante. Serve una politica del lavoro che consideri anche il welfare per evitare problemi di più ampia portata”.

Il Pnrr come opportunità per il Paese

In merito al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), Orsini ha riconosciuto le potenzialità del piano per sostenere le infrastrutture e favorire la crescita delle imprese italiane, ma ha anche espresso preoccupazioni legate alla burocrazia. “Il Pnrr rappresenta una grande opportunità per l’Italia, soprattutto per le nostre infrastrutture. Tuttavia, siamo ancora molto indietro a causa delle complessità burocratiche”, ha affermato il presidente di Confindustria.

Infine, ha fatto riferimento all’importanza di prepararsi ad allocare in modo efficiente i fondi del Pnrr che potrebbero non essere utilizzati. “L’8 agosto abbiamo suggerito al ministro delle Imprese, Adolfo Urso, di essere pronti a ricollocare eventuali fondi non spesi verso misure automatiche, come l’Industria 5.0”, ha concluso Orsini, sottolineando l’urgenza di accelerare l’implementazione dei progetti.

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