PIL UK fermo a luglio: la possibilità di un taglio da parte della BOE aumenta
L’economia britannica ha sorpreso negativamente rimanendo stagnante per il secondo mese consecutivo, con un calo significativo del settore industriale (-0,8%). Le aspettative ora si concentrano sulla Bank of England (BOE), con gli esperti che intravedono una possibilità concreta di un taglio dei tassi d’interesse già nella prossima riunione di settembre.
Crescita zero per il PIL UK a luglio Nel mese di luglio, il PIL del Regno Unito è rimasto invariato rispetto al mese precedente, deludendo le previsioni degli analisti che si aspettavano un incremento dello 0,2%. Questo rappresenta il secondo mese consecutivo di crescita zero per l’economia britannica. Il dato è stato pesantemente influenzato dal calo della produzione industriale, che ha registrato una flessione dello 0,8%, ben al di sotto delle stime che prevedevano una crescita dello 0,3%.
Ora l’attenzione si sposta sulla BOE, che si riunirà la prossima settimana. Gli operatori di mercato intravedono la possibilità di una nuova riduzione dei tassi, considerata la debolezza dei dati economici.
Settore dei servizi in crescita, ma l’industria fatica Secondo i dati preliminari dell’Office for National Statistics (ONS), il settore dei servizi ha mostrato un incremento dello 0,1%, con una crescita trainata dai programmatori di computer e dal comparto sanitario. Tuttavia, il calo del settore industriale e quello delle costruzioni, che ha visto una flessione dello 0,4%, hanno pesato complessivamente sull’economia.
Nel trimestre conclusosi a luglio, il PIL britannico è cresciuto dello 0,5%, un dato positivo ma leggermente inferiore allo 0,6% registrato nel trimestre precedente, conclusosi a giugno. Liz McKeown, direttore delle statistiche economiche dell’ONS, ha sottolineato che la debolezza dell’industria è stata principalmente causata dalla contrazione nel settore delle automobili e dei macchinari.
Implicazioni politiche per il nuovo governo Questo dato rappresenta un ostacolo per il nuovo governo laburista, insediatosi all’inizio di luglio, che aveva fatto della crescita economica uno dei punti chiave della campagna elettorale. Rachel Reeves, la cancelliera dello Scacchiere, ha ammesso la difficoltà della sfida economica: “Non mi faccio illusioni sul lavoro che ci attende. Due trimestri di crescita positiva non cancellano 14 anni di stagnazione economica”. La Reeves ha inoltre sottolineato che l’obiettivo del governo è quello di costruire una base solida per un rilancio di lungo termine.
La crescita più debole del previsto rischia di complicare i piani del primo ministro Keir Starmer in vista della manovra finanziaria d’autunno, che verrà presentata ad ottobre.
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