Occupazione USA sorprende e la FED potrebbe modificare le previsioni
Il mese di settembre ha interrotto una serie di dati deboli sul mercato del lavoro, superando le previsioni.
I dati sull’occupazione negli Stati Uniti per settembre hanno sorpreso gli economisti, indicando una crescita maggiore del previsto, il che potrebbe portare la Federal Reserve a rivedere le sue decisioni, prevedendo un taglio più moderato dei tassi di interesse a novembre rispetto a quanto ipotizzato poche settimane fa.
Secondo il Bureau of Labor Statistics (BLS), l’economia ha creato 254.000 nuovi posti di lavoro a settembre, con una revisione al rialzo delle stime per luglio e agosto. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,2% di agosto al 4,1%.
Le aspettative iniziali degli economisti prevedevano l’aggiunta di circa 140.000 posti di lavoro a settembre, con un tasso di disoccupazione stabile al 4,2%.
Preston Caldwell, economista senior di Morningstar, ha affermato che “il rapporto di settembre suggerisce che la Fed opterà probabilmente per un taglio di 25 punti base, anziché i 50 previsti in precedenza”.
Caldwell sottolinea inoltre che il miglioramento del report sul lavoro riduce l’incertezza rispetto ai dati precedenti, che avevano mostrato un aumento della disoccupazione e una crescita più lenta dell’occupazione. “Non ci sorprende che il mercato del lavoro stia mostrando segni di ripresa, dato il buon andamento complessivo dell’economia”, ha aggiunto.
Punti chiave del rapporto di settembre:
- Gli occupati nel settore non agricolo sono cresciuti di 254.000 unità, rispetto ai 159.000 di agosto, successivamente rivisti al rialzo.
- Il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% di agosto.
- Il salario medio orario ha subito un lieve calo dello 0,1%, raggiungendo i 34,20 dollari, dopo un aumento dello 0,3% registrato ad agosto.
Aumento delle assunzioni a settembre Caldwell ha inoltre osservato che la crescita trimestrale dei salari nel settore non agricolo ha raggiunto un tasso annuo dell’1,4%, in miglioramento rispetto allo 0,9% rilevato in precedenza. Questo risultato è dovuto alla robusta crescita di settembre e alle revisioni positive dei dati di luglio e agosto.
Per la prima volta dal marzo 2024, i dati sono stati rivisti significativamente al rialzo, invertendo la tendenza alle revisioni al ribasso che avevano caratterizzato i mesi precedenti, come quello di agosto.
Anche l’indagine sulle famiglie, utilizzata per calcolare il tasso di disoccupazione, ha mostrato un incremento significativo dell’occupazione, con una crescita annualizzata del 2,2% nei tre mesi. “L’aumento degli occupati secondo questa indagine ha contribuito al calo del tasso di disoccupazione, che a settembre è sceso al 4,1%, dopo il picco del 4,3% registrato a luglio”, ha aggiunto Caldwell.
Settori trainanti Secondo il BLS, i settori come la ristorazione, la sanità, la pubblica amministrazione, i servizi sociali e l’edilizia hanno visto un incremento delle assunzioni.
Nei tre mesi precedenti, la crescita occupazionale si è concentrata soprattutto nei settori della sanità e del tempo libero, che hanno rappresentato circa due terzi delle nuove assunzioni. Il resto deriva da comparti come la pubblica amministrazione e l’edilizia.
Al contrario, settori con ruoli professionali e manageriali, come finanza, tecnologia e amministrazione, hanno mostrato una crescita molto più contenuta, con un tasso annuo dello 0,5%. Caldwell suggerisce che i recenti progressi nella produttività e gli investimenti nell’intelligenza artificiale potrebbero ridurre ulteriormente la domanda di lavoratori in questi settori.
Salari e inflazione Il salario medio orario è sceso dello 0,1% a settembre, arrivando a 34,20 dollari, dopo un aumento dello 0,3% ad agosto.
“La crescita salariale ha accelerato lievemente, raggiungendo il 4% su base annua a settembre, rispetto al 3,6% di luglio, ma è comunque inferiore al picco del 5,9% registrato a gennaio 2022”, ha dichiarato Caldwell. Secondo le stime di Morningstar, con una produttività economica in forte crescita (2,6% su base annua nel secondo trimestre 2024), questo tasso di crescita salariale è compatibile con l’obiettivo di inflazione del 2%.
Prospettive Fed: taglio dei tassi più contenuto a novembre Alla luce dei dati occupazionali di settembre, è meno probabile che la Federal Reserve operi un taglio di mezzo punto percentuale sui tassi nella prossima riunione di novembre, con l’attuale intervallo di riferimento fissato tra il 4,75% e il 5%.
“Con dati simili, sarà difficile immaginare un taglio di 50 punti base da parte della Fed”, ha affermato Caldwell. La banca centrale potrebbe optare per una riduzione di soli 25 punti base e rallentare ulteriormente i tagli nel 2025. Tuttavia, Caldwell prevede un possibile rallentamento economico nel corso del prossimo anno, che potrebbe portare a un nuovo indebolimento del mercato del lavoro, spingendo la Fed verso una politica di tagli più aggressivi sui tassi.
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