LVMH in difficoltà a causa della Cina: crollo in Borsa
Il colosso del lusso LVMH ha riportato vendite al di sotto delle aspettative nel terzo trimestre del 2024, con una significativa frenata dovuta al calo dei consumi in Cina. Mentre le situazioni in Europa e negli Stati Uniti si mostrano più stabili, le vendite nel mercato cinese hanno influenzato negativamente i risultati complessivi del gruppo.
Le azioni LVMH hanno subito un tracollo del 7% all’apertura della Borsa di Parigi, trascinando verso il basso anche l’indice CAC 40, in ribasso dell’1%.
Vendite deludenti nel terzo trimestre
Secondo quanto riportato nel comunicato stampa di LVMH del 15 ottobre, il fatturato del gruppo è sceso a 19,08 miliardi di euro, in confronto ai 19,96 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli analisti, secondo FactSet, avevano previsto un fatturato di circa 20,07 miliardi di euro.
La maggiore delusione è venuta dalla divisione Moda & Pelletteria, la più importante per il gruppo. Questa unità, che include marchi prestigiosi come Louis Vuitton, Dior, Celine e Fendi, ha registrato un calo delle vendite del 5% su base organica, totalizzando 9,15 miliardi di euro, ben al di sotto delle attese del mercato che prevedeva una crescita del 2%.
Il calo delle vendite in Cina e l’effetto Dior
A pesare in particolare è stato il marchio Dior, che ha registrato un calo del 5%, come confermato da Jean-Jacques Guiony, direttore finanziario di LVMH, durante la conference call con gli analisti. “La fiducia dei consumatori in Cina è ai minimi visti durante la pandemia di COVID-19,” ha dichiarato Guiony. “Tuttavia, la domanda nel primo semestre dimostra che l’interesse per i prodotti di lusso tra i consumatori cinesi rimane forte, e ci aspettiamo una ripresa una volta che la fiducia si stabilizzerà.”
Le vendite delle altre divisioni hanno mostrato cali meno marcati, con l’eccezione di Profumi & Cosmetici, che ha registrato una leggera crescita dell’0,9% (+3% su base organica).
Reazione degli analisti e previsioni future
Morgan Stanley ha osservato che le vendite totali di LVMH sono risultate inferiori del 4% rispetto alle attese, con un particolare impatto negativo dalla divisione Moda & Pelletteria. Anche Jelena Sokolova, senior equity analyst di Morningstar, ha mantenuto la sua stima di fair value del titolo a 650 euro, adeguando però al ribasso le previsioni di ricavi e utili per il 2024.
Sokolova ha inoltre sottolineato come LVMH abbia una certa flessibilità nel gestire gli investimenti in marketing e innovazione, ma resta cauta sulle prospettive a breve termine, soprattutto a causa delle incertezze legate alla Cina e alle decisioni politiche del governo di Pechino per stimolare l’economia.
Impatto sul settore del lusso
Il calo delle vendite di LVMH ha avuto un impatto negativo sull’intero settore del lusso in Europa. Marchi come Kering, Hermès, Moncler e Burberry hanno visto riduzioni significative nei loro titoli, con ribassi rispettivamente del 3,9%, 2,3%, 6% e 4%, subito dopo la pubblicazione dei dati di LVMH.
Secondo RBC, le previsioni per il settore del lusso restano prudenti, con una limitata visibilità su una possibile ripresa dei consumi in Cina e un rallentamento delle vendite in mercati chiave come Europa e Stati Uniti. Gli analisti sono particolarmente cauti nei confronti dei risultati futuri degli altri marchi del lusso, che potrebbero essere influenzati negativamente dalla situazione di LVMH.
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