Pubblicato il 11 gennaio 2024 su Punti di vista sul mercato

Inflazione Eurozona a Dicembre: Sale al 2,9%, Ritardo nei Tagli dei Tassi

A dicembre, l’inflazione annuale nell’Eurozona ha sorpreso gli analisti, registrando un aumento al 2,9%, rispetto al 2,4% di novembre, secondo la stima preliminare di Eurostat. Questa accelerazione ha smorzato l’entusiasmo dei mercati riguardo a un possibile taglio anticipato dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE).

Il mercato azionario europeo ha risentito di questa notizia, con l’indice Stoxx Europe 600 in calo di quasi lo 0,9% dall’apertura, mentre l’euro ha continuato a perdere valore nei confronti del dollaro statunitense.

Sebbene questo aumento sia il primo dall’aprile scorso, gli analisti attribuiscono la spinta principalmente ai prezzi dei servizi pubblici, che sono saliti a seguito del superamento dei tetti imposti dai governi europei ai prezzi dell’energia. Questo ha contribuito a un incremento complessivo dell’inflazione, nonostante il calo dei prezzi del petrolio rispetto ai massimi del 2022.

Tuttavia, è importante notare che l’inflazione “core”, che esclude energia e alimentari, è scesa a dicembre dello 0,2%, attestandosi al 3,4%. Questo suggerisce che, al netto di alcuni fattori eccezionali, l’inflazione di base sta ancora seguendo una traiettoria al ribasso.

Guardando ai dettagli, i prodotti alimentari, alcolici e tabacco hanno contribuito maggiormente all’inflazione, registrando un aumento del 6,1% su base annua. I servizi hanno registrato un aumento del 4%, seguiti dai beni industriali non energetici (+2,5%) e dall’energia (-6,7%).

L’aumento dell’inflazione potrebbe influenzare le aspettative di un taglio dei tassi di interesse, che alcuni investitori speravano potesse avvenire all’inizio del 2024. Tuttavia, gli analisti suggeriscono che la BCE potrebbe mantenere una visione più ampia e non farsi influenzare da questa impennata temporanea dei prezzi.

Inoltre, a gennaio, cambiamenti come la fine dell’aliquota IVA più bassa su gas naturale e servizi di ristorazione, insieme all’aumento del prezzo della CO2 in Germania, potrebbero impedire una marcata diminuzione dell’inflazione. Commerzbank osserva che, al netto di questi fattori, la pressione al rialzo dei prezzi dovrebbe attenuarsi nel corso dell’anno, prevedendo un calo al 2,5% entro la metà del 2024.

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