FED e BCE: divergenza sui tassi. Powell: “Nessun taglio se l’inflazione non scende”
Le politiche monetarie di FED e BCE sembrano divergere ulteriormente. Mentre la Federal Reserve americana afferma che non è ancora il momento per un taglio dei tassi, a causa di un’inflazione che persiste, Christine Lagarde, alla guida della BCE, conferma il primo taglio a giugno.
Da tempo, il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ribadisce che la Fed interverrà solo quando ci sarà una diminuzione dell’inflazione. E sembra che questo momento non sia ancora giunto.
“I dati recenti indicano una mancanza di progressi nell’inflazione”, ha dichiarato ieri Jerome Powell, governatore della Federal Reserve, suggerendo la improbabilità di un taglio dei tassi a breve.
Per avere fiducia in una riduzione sostenibile dell’inflazione al 2% (obiettivo della Fed), “sarà necessario più tempo”, ha aggiunto Powell, sottolineando la necessità di dare alla politica monetaria il tempo di agire. Parlando in un forum politico sulle relazioni economiche tra Stati Uniti e Canada, Powell ha affermato che l’inflazione, pur diminuendo, non si sta riducendo abbastanza rapidamente e che la politica monetaria rimarrà invariata fino a quando l’inflazione non si avvicinerà all’obiettivo.
“I dati più recenti indicano una solida crescita e una continua forza del mercato del lavoro, ma anche una mancanza di progressi nel raggiungere il nostro obiettivo di inflazione del 2%”, ha detto Powell.
Questi commenti arrivano dopo i dati sull’inflazione dei primi tre mesi del 2024, che sono stati più alti del previsto. La lettura dell’indice dei prezzi al consumo di marzo ha mostrato un’inflazione annua del 3,5%, in aumento rispetto all’ottobre 2023.
Dal luglio 2023, la Fed ha mantenuto il suo tasso di riferimento nella fascia tra il 5,25% e il 5,5%, il più alto degli ultimi 23 anni, dopo 11 rialzi consecutivi iniziati a marzo 2022.
BCE: primo taglio a giugno
Al contrario, sembra confermato il primo taglio dei tassi della BCE a giugno. Christine Lagarde, presidente della BCE, ha dichiarato durante un’intervista alla CNBC che se l’inflazione seguirà le aspettative, ci sarà spazio per moderare la politica monetaria, a meno che non ci siano altri shock. Lagarde ha evitato di commentare l’ipotesi di ulteriori tagli dei tassi nel 2024, sottolineando l’incertezza dovuta agli sviluppi geopolitici.
Gli analisti diventano più cauti sullo scenario 2024. Esperti di Deutsche Bank e Morgan Stanley hanno rivisto al ribasso le previsioni sui tassi di interesse, prevedendo solo tre mosse quest’anno.
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