Pubblicato il 4 luglio 2024 su Punti di vista sul mercato

Europa: inflazione sopra le aspettative a giugno

Aumento dei Prezzi al Consumo in Eurozona a Giugno I prezzi al consumo nell’Eurozona sono aumentati del 2,5% su base annua a giugno, secondo la stima flash di Eurostat. Questo dato rappresenta un calo rispetto al 2,6% di maggio, ma è comunque superiore alle previsioni degli economisti, che avevano stimato un incremento del 2,4%.

Stabilità dell’Inflazione Core L’inflazione core, che esclude i costi volatili dell’energia e degli alimentari, è rimasta stabile al 2,9% rispetto all’anno precedente, lo stesso livello di maggio, ma superiore al tasso del 2,7% registrato ad aprile.

Inflazione Core Ancora Elevata

“Le rilevazioni flash di giugno hanno mostrato che l’inflazione europea è scesa ancora una volta al 2,5%, con un calo di 10 punti base rispetto alla lettura di maggio. Sebbene ci aspettiamo ancora una certa volatilità nelle letture dell’inflazione, il calo di giugno è molto gradito e riafferma l’azione della BCE che ha tagliato i tassi il mese scorso,” ha dichiarato Michael Field, European market strategist di Morningstar.

“L’inflazione core, la misura su cui la Banca Centrale Europea si concentra maggiormente, è rimasta invariata a giugno al 2,9%. L’assenza di variazioni da un mese all’altro suggerisce che il calo dell’inflazione principale è stato determinato principalmente dalle variazioni dei prezzi di cibo e carburante, che sappiamo essere volatili,” ha aggiunto Field.

Reazione dei Mercati e dei Rendimenti Obbligazionari

Dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione, i mercati azionari europei hanno mostrato un quadro misto. Il DAX è sceso dello 0,9%, mentre il CAC40 è salito dell’1,1%, un giorno dopo il primo turno delle elezioni nazionali.

I rendimenti obbligazionari dell’Eurozona sono rimasti per lo più stabili: il rendimento a 10 anni del bund tedesco è sceso al 2,6%, mentre quello del decennale francese è aumentato leggermente al 3,3%, secondo MarketWatch.

Prospettive sui Tagli dei Tassi della BCE

“È improbabile che la lettura odierna dell’inflazione modifichi la previsione di due tagli dei tassi da parte della Banca Centrale Europea quest’anno,” afferma Michael Field.

“Con la prima riduzione dei tassi operata dalla BCE il mese scorso, tutti gli occhi sono puntati sui numeri dell’inflazione per verificare quanti altri tagli seguiranno quest’anno. Le attuali previsioni degli economisti ne indicano due.”

Durante la conferenza stampa del 6 giugno, il Presidente della BCE Christine Lagarde ha sottolineato che la politica monetaria della BCE rimarrà fortemente dipendente dai dati e che non vi è un impegno verso “un particolare percorso dei tassi”.

La BCE ha inoltre rivisto le previsioni sull’inflazione: l’inflazione complessiva è prevista in media al 2,5% nel 2024, al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Per l’inflazione core, la BCE prevede un tasso medio del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. La crescita economica è prevista al rialzo allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.

La prossima riunione della BCE si terrà il 18 luglio.

Fonte: Link 

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