Crisi Evergrande: Rinvio della ristrutturazione
Il gigante immobiliare cinese, Evergrande, è di nuovo nell’occhio del ciclone finanziario. L’azienda ha dovuto rinviare gli incontri cruciali per la ristrutturazione del suo debito mastodontico, che ammonta a una cifra spaventosa di 328 miliardi di dollari. Questa notizia ha scatenato un crollo vertiginoso delle azioni di Evergrande a Hong Kong, con una perdita di oltre il 25%. Questo evento ha aggiunto ulteriori incertezze al già turbolento settore immobiliare cinese, che sta vivendo una crisi senza precedenti.
La situazione è precipitata quando Evergrande ha annunciato che non sarebbe stata in grado di attuare il piano di ristrutturazione pensato per garantire la sua sopravvivenza. A peggiorare le cose, la sua sussidiaria, Hengda Real Estate Group, è al centro di indagini governative, il che ha impedito all’intero gruppo di emettere nuovo debito.
Questo sviluppo arriva solo due giorni dopo che Evergrande aveva annunciato il rinvio degli incontri previsti per la ristrutturazione del debito, spiegando che era necessario rivalutare i termini del piano per farlo corrispondere alla situazione attuale e alle richieste dei creditori.
La reazione sui mercati è stata immediata: oltre al crollo delle azioni di Evergrande, anche le sue sussidiarie, come Evergrande Nev (-20%) ed Evergrande Serces (-11%), hanno subito pesanti perdite. La situazione ha anche influenzato negativamente l’intero settore degli sviluppatori immobiliari cinesi, con Sunac (-4,85%) e Country Garden (-5%) tra le vittime.
Il debito astronomico di Evergrande è stato uno dei principali catalizzatori della crisi immobiliare in Cina, con il timore che possa avere ripercussioni su scala globale. Il settore immobiliare, insieme all’edilizia, costituisce circa un quarto del prodotto interno lordo cinese, ed è stato un pilastro cruciale per la crescita economica del paese negli ultimi decenni. Tuttavia, il massiccio debito accumulato dai principali operatori del settore, tra cui Evergrande, è stato considerato da Pechino come una minaccia inaccettabile per la stabilità finanziaria del paese.
Le autorità cinesi hanno gradualmente limitato l’accesso al credito per le aziende immobiliari a partire dal 2020, e ciò ha portato a un’ondata di insolvenze, in particolare quella di Evergrande. Quest’ultima mossa di rinviare la ristrutturazione del debito e l’indagine sulle sue attività potrebbero innescare nuove preoccupazioni per la stabilità finanziaria del settore immobiliare cinese e per l’economia globale.
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