Bancarotta Evergrande: in Cina aumenta l’incertezza
Evergrande, il principale colosso immobiliare cinese, ha formalizzato la sua bancarotta presso un tribunale di Manhattan. Questa mossa, basata sull’ex capitolo 15 del codice fallimentare, protegge l’azienda da azioni legali e sequestri da parte dei creditori, che potrebbero non recuperare i 330 miliardi di dollari di debiti dell’azienda. Tuttavia, questo fallimento potrebbe mettere in grave pericolo l’economia cinese da 20 trilioni di dollari, che già affronta sfide come disoccupazione, deflazione e calo del PIL.
In dettaglio, Evergrande ha usato il capitolo 15 per evitare cause e sequestri durante la ristrutturazione del debito. Tuttavia, l’azienda si è già trovata in situazioni complesse, come l’emissione di bond e finanziamenti nonostante fosse già in crisi, portando a tensioni maggiori nell’economia cinese.
Un altro indizio della crescente crisi immobiliare è il caso di Country Garden, un altro gigante immobiliare che mostra segni di inadempimento. La crisi immobiliare ha influenzato i prezzi delle abitazioni in Cina, con diminuzioni che potrebbero essere sottostimate dalle fonti ufficiali.
La Cina appare come una bomba ad orologeria dato che l’economia pare essere ormai effettivamente in crisi. Dati recenti mostrano che le vendite al dettaglio, indicatore chiave dei consumi, sono salite del 2,5% annuo a luglio, in calo sul 3,1% di giugno. La produzione industriale è al 3,7%. L’inflazione è allo 0%, in zona deflazione, e col rischio che parta una stagflazione nei prossimi mesi. Più il peggiore dei dati, la disoccupazione giovanile, al punto che lo stesso Ufficio Nazionale di Statistica ha dato ordine di interrompere la diffusione dei dati per “migliorare e ottimizzare ulteriormente le statistiche dell’indagine sulla forza lavoro“.
Nonostante le sfide, il governo cinese rimane risoluto nel suo impegno a stimolare i consumi interni.
Tuttavia, il paese deve essere cauto riguardo alle cosiddette “banche ombra” che, a causa della crisi immobiliare, stanno mostrando segni di instabilità.
In sintesi, la bancarotta di Evergrande potrebbe essere solo la punta dell’iceberg di una crisi economica più ampia che potrebbe minacciare la stabilità della Cina nei prossimi mesi.
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