Pubblicato il 25 dicembre 2025 su Punti di vista sul mercato

Date 2026 da segnare in agenda per ogni investitore

Tra risultati societari, dividendi, rating sovrani e indicatori macroeconomici, il 2026 sarà un anno scandito da appuntamenti cruciali per chi investe. Conoscere in anticipo le finestre temporali più rilevanti aiuta a interpretare meglio i movimenti di mercato e a pianificare le decisioni di portafoglio con maggiore consapevolezza.

Trimestrali: i momenti decisivi dell’anno

La stagione delle trimestrali resta uno dei principali catalizzatori di volatilità. Per le società quotate a Piazza Affari, i conti seguono un calendario ormai consolidato:

  • Gennaio–marzo: pubblicazione dei risultati annuali al 31 dicembre
  • Aprile–maggio: conti del primo trimestre
  • Luglio–settembre: risultati semestrali e del secondo trimestre
  • Ottobre–novembre: conti dei nove mesi

Queste finestre sono particolarmente sensibili per i titoli più esposti alle attese sugli utili e sulle guidance.

Dividendi: maggio resta il mese clou

Il 2026 non farà eccezione: il cosiddetto dividend day di Piazza Affari cadrà, come di consueto, intorno al 20 maggio, quando la maggior parte delle blue chip staccherà la cedola.
Alcune società hanno però già calendarizzato pagamenti anticipati o distribuzioni su più tranche nei primi mesi dell’anno, rendendo gennaio, febbraio e marzo mesi da monitorare per chi punta su strategie orientate al reddito. Anche novembre si conferma un periodo tradizionalmente attivo per alcuni stacchi.

Rating dell’Italia: due finestre sotto osservazione

Le principali agenzie di rating aggiornano il giudizio sul debito sovrano italiano almeno due volte l’anno. Le finestre più probabili restano:

  • Primavera (aprile–maggio)
  • Autunno (settembre–novembre)

Ogni revisione può influenzare spread, mercato obbligazionario e settore bancario, soprattutto in un contesto di finanza pubblica sotto osservazione.

Dati macroeconomici: inflazione e PIL in primo piano

Nel corso del 2026, gli investitori dovranno seguire con attenzione:

  • Inflazione: stime preliminari a fine mese, dati definitivi a metà del mese successivo
  • Fiducia di consumatori e imprese: pubblicazioni di fine mese
  • Occupazione: dati preliminari all’inizio di ogni mese
  • PIL: stime preliminari a fine gennaio (Q4 2025) e a fine aprile (Q1 2026)

A questi si aggiungono i report periodici della Banca d’Italia, che forniscono indicazioni puntuali su riserve, finanza pubblica e sistema finanziario.

Manovra finanziaria: l’autunno della politica fiscale

Come ogni anno, l’iter della Legge di Bilancio entrerà nel vivo in ottobre:

  • 15 ottobre: presentazione del Documento programmatico di bilancio a UE ed Eurogruppo
  • 20 ottobre: deposito del disegno di legge in Parlamento
  • 31 dicembre: approvazione finale

Un percorso che spesso condiziona l’andamento dei mercati domestici negli ultimi mesi dell’anno.

Fonte: Link

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