Pubblicato il 31 ottobre 2025 su Punti di vista sul mercato

Gli investitori tornano sui mercati emergenti

Il calo del dollaro, l’accordo USA-Cina e la spinta dei fondi passivi rilanciano l’azionario dei Paesi in via di sviluppo. L’indice Morningstar EM segna +13,7% da inizio anno.

I mercati emergenti tornano protagonisti

Dopo anni di ombra sotto il predominio delle big tech americane, i mercati emergenti tornano a catturare l’interesse degli investitori globali. Il contesto di dollaro debole, politiche commerciali incerte e valutazioni scontate ha innescato una nuova fase di riallocazione dei capitali verso gli asset dei Paesi in via di sviluppo.
La svolta arriva anche grazie all’accordo sul quadro tariffario tra Stati Uniti e Cina, che ha contribuito ad allentare le tensioni e rilanciare il commercio internazionale.

Raccolta record per i fondi azionari emergenti

I fondi azionari dei mercati emergenti globali domiciliati in Europa hanno chiuso il miglior trimestre di raccolta dal 2023, con 9,1 miliardi di euro di afflussi netti tra luglio e settembre. Il totale da inizio 2025 sale così a 11,6 miliardi di euro, segnalando un ritorno deciso dell’interesse per questa asset class.

Fondi passivi protagonisti della ripresa

La crescita è trainata dal boom dei prodotti passivi, come fondi indicizzati ed ETF. Secondo il Morningstar Active/Passive Barometer, solo il 32,9% dei gestori attivi ha battuto i propri benchmark nel 2024 — percentuale che scende al 19,6% su dieci anni.
Alla fine di settembre il 45,4% del patrimonio della categoria Emerging Markets Global Equity era investito in fondi passivi (contro il 32% di cinque anni fa). Dei 11,6 miliardi raccolti nel 2025, solo 45 milioni sono confluiti in strategie attive.
Quattro dei cinque fondi con i maggiori afflussi da inizio anno sono strumenti passivi, confermando il consolidamento della gestione indicizzata anche nei mercati meno maturi.

Performance in forte recupero

L’indice Morningstar Emerging Markets è salito del 13,7% da inizio anno (in euro), superando i mercati sviluppati di circa 800 punti base. Nel solo terzo trimestre, l’indice ha registrato un +9,4%, il miglior risultato dal quarto trimestre 2020 (+15,6%).
Per gli analisti, la spinta è dovuta a una combinazione di: svalutazioni precedenti (fino al 40–50% rispetto ai mercati sviluppati), rallentamento del dollaro e politiche monetarie più flessibili nei Paesi emergenti, dove diverse banche centrali hanno già iniziato a tagliare i tassi.

Le opinioni degli esperti

I mercati emergenti restano fortemente sottovalutati e beneficiano di prospettive di rivalutazione grazie al cambio di atteggiamento degli investitori globali,” osserva Kunjal Gala, responsabile Emerging Markets Global di Federated Hermes. Secondo Gala, “la Cina e la Corea stanno vivendo un rimbalzo di oltre il 40–50% nel 2025, dopo due anni di sotto-performance.”
Anche Goldman Sachs Research conferma il momentum positivo: “Prevediamo una crescita degli utili del 9% nel 2025 e del 14% nel 2026,” scrive Kamakshya Trivedi, strategist di Goldman Sachs. “Gli afflussi e i fondamentali restano solidi: la fase rialzista può proseguire fino a fine anno.”
Per Pierre-Henri Cloarec, gestore di Nordea Asset Management, “l’attrattiva dei mercati emergenti deriva non solo dal valore relativo, ma dal loro ruolo come motore della crescita globale — in particolare nei settori di tecnologia, sanità e sostenibilità.”

Le prospettive: crescita sì, ma con cautela

Gli esperti concordano: le opportunità restano ampie, ma non mancano i rischi. Slabbert van Zyl, portfolio manager di Comgest, avverte: “Le tensioni geopolitiche e la volatilità dei flussi restano fattori da monitorare. Tuttavia, i driver strutturali di lungo periodo — digitalizzazione, infrastrutture e consumo interno — rimangono intatti.”

Gli investitori tornano con forza sui mercati emergenti, sostenuti da valutazioni interessanti e dall’ascesa dei fondi passivi. Il 2025 segna un punto di svolta per l’asset class, ma la sfida sarà mantenere la crescita in un contesto globale ancora fragile.


Fonte: Link

I suggerimenti di Fundstore

Il capitale non investito è soggetto a svalutazione dovuto a inflazione e altri fattori. In attesa del momento giusto per investire, Fundstore ti mette a disposizione un Conto Corrente Web che remunera il tuo capitale a un tasso vantaggioso, senza vincoli e senza limiti. Inizia a risparmiare oggi, scopri di più cliccando Qui

Fundstore Team

Il nostro gruppo di lavoro. Pubblichiamo articoli inerenti il funzionamento e le novità di Fundstore e facciamo una selezione del materiale più interessante che riceviamo dalle società di gestione.

Investi con Fundstore

Grazie a Fundstore puoi investire in modo semplice, autonomo, veloce e a costo zero.