Pubblicato il 1 ottobre 2025 su Punti di vista sul mercato

Fondi evergreen e private market: nuovi spazi per gli investitori

I mercati privati stanno vivendo una trasformazione profonda. Un tempo riservati a fondi pensione, endowments e grandi istituzionali, oggi sono sempre più accessibili anche alla clientela private e, in parte, retail. A sottolinearlo è Luca Anzola, head of Multimanager and Advisory di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, che vede negli strumenti evergreen uno dei principali driver di questa evoluzione.

Dalla nicchia all’apertura

Negli ultimi dieci anni l’asset class ha conosciuto una crescita significativa, passando da un mercato elitario a un universo con una base clienti più ampia e diversificata.
Secondo Anzola, questo ha favorito la segmentazione dell’offerta e l’arrivo di strategie gestionali innovative. Tra queste spiccano i fondi evergreen, che eliminano la complessità delle tradizionali capital calls e hanno permesso a un numero maggiore di investitori di entrare nei private market.

Tuttavia, l’esperto mette in guardia contro un’eccessiva democratizzazione: i private market restano strumenti che richiedono orizzonti temporali lunghi e una gestione sofisticata, elementi che li mantengono in prevalenza nell’orbita della clientela private e istituzionale.

La selezione dei gestori fa la differenza

Il successo nei mercati privati dipende soprattutto dalla qualità dei gestori.
Fideuram adotta processi di due diligence dedicati, che includono analisi su team, governance, track record e monitoraggio costante tramite comitati e reportistica.
Nei fondi evergreen, inoltre, la gestione della liquidità è diventata cruciale: politiche di sottoscrizione e rimborso, strumenti liquidi e una diversificazione accurata sono elementi fondamentali per la stabilità degli investimenti.

I settori più promettenti

Tra i comparti più dinamici segnalati da Anzola ci sono:

  • Private credit: in forte crescita e molto utilizzato nei veicoli evergreen.
  • Private equity secondario (LP e GP led): offre opportunità interessanti, spinte dal boom dei continuation funds.
  • Mid market: buoni risultati per gli investimenti diretti nelle PMI.
  • Infrastrutture: settore chiave per il futuro, dove i capitali privati saranno partner strategici dei governi nei progetti di sviluppo.

Non mancano però le difficoltà: Anzola segnala un rallentamento delle strategie di uscita nelle grandi operazioni, complicato dalla contrazione delle IPO.

I mercati privati stanno vivendo una fase di espansione e democratizzazione, trainata dai fondi evergreen e dall’esigenza di diversificazione dei portafogli. Ma restano complessi e adatti soprattutto a investitori esperti, dove la qualità del gestore è decisiva. Per chi guarda al futuro, i settori chiave saranno private credit, equity secondario e infrastrutture.


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