Pubblicato il 7 agosto 2025 su Punti di vista sul mercato

Italiani e assicurazioni: un rapporto complicato(soprattutto quando si parla di gestioni separate)

C’è un paradosso che attraversa il mondo del risparmio italiano. Da un lato, la pensione pubblica mostra sempre più chiaramente i suoi limiti. Dall’altro, strumenti pensati proprio per integrare il reddito futuro rimangono sconosciuti alla maggioranza delle persone. L’ultima conferma arriva da un’indagine condotta da Athora Italia e Nomisma nella provincia di Roma, che dipinge un quadro desolante: solo il 4% dei romani sa cosa siano le gestioni separate.

Un mare di incertezza

I numeri parlano chiaro: il 79% degli intervistati ha una conoscenza limitata o nulla del mondo delle polizze assicurative. Solo un romano su cinque (21%) dichiara di avere familiarità con questi strumenti. Eppure, quando si scende nel dettaglio, emergono alcune curiosità.

Mentre le polizze vita a contenuto finanziario faticano a convincere (solo il 27% le considera vantaggiose), i prodotti danni e infortuni-malattia godono di maggior favore (45% li ritiene molto utili). Una differenza che racconta molto delle priorità degli italiani: proteggersi oggi sembra più importante che programmare il domani.

Perché sottoscrivere una polizza vita?

Le motivazioni principali sono due, e nessuna sorprende:

  • Fare fronte a spese impreviste
  • Integrare la pensione pubblica

La pianificazione successoria e gli aspetti puramente finanziari restano invece in secondo piano. Un atteggiamento che riflette una visione pragmatica e immediata del risparmio, lontana anni luce dalla cultura anglosassone della wealth management.

Il mistero delle gestioni separate

Qui i dati diventano ancora più significativi. Quella che tecnicamente si chiama “gestione separata” – uno strumento fondamentale per chi vuole costruirsi un capitale nel lungo periodo – risulta praticamente invisibile al grande pubblico.

  • Il 61% dei romani non ne ha mai sentito parlare
  • Solo il 4% dichiara di conoscerle bene e di averne una in famiglia
  • Un altro 6% le ha utilizzate in passato

Numeri che fanno riflettere, soprattutto se confrontati con la popolarità di altri prodotti finanziari, dai fondi comuni ai conti deposito.

Educazione finanziaria: l’emergenza ignorata

“La mancanza di conoscenza rappresenta un ostacolo significativo per i cittadini che desiderano prendere decisioni informate sul proprio futuro finanziario”. Così conclude il rapporto Athora-Nomisma, mettendo il dito nella piaga di un Paese che fatica a parlare di soldi in modo maturo.

Gli operatori del settore hanno ora una duplice responsabilità: da un lato, semplificare l’offerta di prodotti; dall’altro, investire in formazione. Perché senza una base di conoscenza condivisa, anche lo strumento più efficace rischia di rimanere inutilizzato.

E mentre l’Italia si interroga sul futuro del suo sistema pensionistico, forse varrebbe la pena iniziare a colmare questa lacuna. Prima che sia troppo tardi.


Fonte: Link

I suggerimenti di Fundstore

Il capitale non investito è soggetto a svalutazione dovuto a inflazione e altri fattori. In attesa del momento giusto per investire, Fundstore ti mette a disposizione un Conto Corrente Web che remunera il tuo capitale a un tasso vantaggioso, senza vincoli e senza limiti. Inizia a risparmiare oggi, scopri di più cliccando Qui

Tag
Fundstore Team

Il nostro gruppo di lavoro. Pubblichiamo articoli inerenti il funzionamento e le novità di Fundstore e facciamo una selezione del materiale più interessante che riceviamo dalle società di gestione.

Investi con Fundstore

Grazie a Fundstore puoi investire in modo semplice, autonomo, veloce e a costo zero.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy