Corsa ai beni rifugio: oro in forte rialzo
L’economia statunitense si trova in un periodo di incertezza, con timori di recessione aggravati dalle politiche tariffarie dell’amministrazione Trump. Mentre il presidente definisce questa fase una “transizione”, i mercati reagiscono con volatilità, favorendo l’ascesa dei beni rifugio, tra cui l’oro.
Oro: prezzi in salita
I prezzi dell’oro hanno registrato un aumento significativo, spinti dall’indebolimento del dollaro e dalle crescenti preoccupazioni economiche. Secondo Reuters:
- L’oro spot è salito dello 0,9%, raggiungendo i 2.915,00 dollari l’oncia.
- I futures sull’oro statunitense hanno guadagnato lo 0,8%, attestandosi a 2.921,10 dollari l’oncia.
L’indebolimento del dollaro ha contribuito all’aumento dei prezzi, rendendo il metallo prezioso più conveniente per gli investitori con altre valute. “L’oro continuerà a essere sostenuto dalle incertezze del mercato, ma eventuali sviluppi positivi nei negoziati tra Russia e Ucraina potrebbero ridurre i premi di rischio”, ha dichiarato Zain Vawda, analista di MarketPulse by OANDA.
Impatto delle politiche tariffarie
Le politiche commerciali protezionistiche adottate dagli Stati Uniti hanno generato forti oscillazioni sui mercati finanziari globali. L’oro, considerato tradizionalmente un asset di copertura contro l’incertezza, ha beneficiato di questo scenario e della prospettiva di tassi di interesse più bassi, essendo un bene privo di rendimento.
Attesa per i dati sull’inflazione USA
Gli investitori guardano ora con attenzione ai prossimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. Le previsioni indicano un aumento dello 0,3% per l’indice dei prezzi al consumo a febbraio. Tuttavia, salvo forti variazioni rispetto alle attese, l’impatto sui mercati potrebbe essere temporaneo.
Attualmente, il consenso tra gli operatori finanziari è che la Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi di interesse a giugno. Secondo Commerzbank, il prezzo dell’oro ha già raggiunto livelli elevati dall’inizio dell’anno, il che potrebbe limitare ulteriori rialzi.
Performance degli altri metalli preziosi
L’aumento dell’oro ha trainato anche altri metalli preziosi:
- Argento: +1,3% a 32,53 dollari.
- Platino: +1,7% a 973,44 dollari.
- Palladio: +0,2% a 944,70 dollari.
Secondo Bank of America, le controversie commerciali in corso potrebbero mantenere i metalli del gruppo del platino (MGP) sotto pressione negli Stati Uniti ancora per un po’.
Con l’incertezza economica e geopolitica in crescita, gli investitori sembrano continuare a rifugiarsi nei metalli preziosi, in attesa di segnali più chiari dalla Fed e dagli sviluppi internazionali.
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