Gli Impatti delle Politiche Populiste sull’Economia Globale
Se Donald Trump dovesse vincere le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il Paese si aggiungerebbe a una lista crescente di nazioni occidentali guidate da forze politiche populiste, spesso di destra, come già accade nei Paesi Bassi, in Austria, in Italia, in varie nazioni dell’Europa dell’Est e forse in futuro anche in Francia e Germania. Questo fenomeno rappresenta un trend globale che sta guadagnando terreno, favorito dalla crescente polarizzazione politica e dai cambiamenti nel panorama dei media.
Con l’emergere di forze politiche estremiste e la diminuzione delle posizioni centriste, questioni un tempo considerate taboo stanno entrando nei programmi elettorali, come la gestione dei bilanci, il libero scambio, la lotta ai cambiamenti climatici e l’indipendenza delle banche centrali. Questo cambiamento costringe investitori e stakeholder a prestare attenzione agli esiti elettorali e referendari, poiché essi potrebbero influenzare profondamente le scelte economiche globali.
In qualità di investitori responsabili, LGIM ha esplorato gli effetti potenziali, a breve e lungo termine, che una crescita delle forze populiste potrebbe avere sui mercati finanziari globali, analizzando le politiche economiche comuni a questi movimenti. La maggior parte dei populismi condivide infatti una tendenza verso una politica fiscale espansiva, la quale, se implementata su vasta scala, potrebbe influenzare profondamente i mercati.
Effetti di Breve Periodo
Nel breve termine, le misure fiscali espansive adottate dai governi populisti potrebbero stimolare la crescita economica, ma anche incrementare l’inflazione, ponendo le banche centrali di fronte a una scelta difficile. In un contesto economico attuale in rallentamento, ma non eccessivamente critico, le banche centrali potrebbero optare per aumentare i tassi di interesse per contenere l’inflazione, causando pressioni al ribasso sui mercati azionari. Tuttavia, qualora il quadro economico globale si deteriorasse ulteriormente e le politiche populiste fossero sostenute anche da politiche monetarie espansive, le azioni potrebbero beneficiare di un impulso positivo.
Effetti di Lungo Periodo
Nel lungo termine, gli impatti delle politiche populiste appaiono più chiari. Secondo uno studio della American Economic Review del 2023, le economie governate da amministrazioni populiste tendono a subire una contrazione significativa. Analizzando 51 leader populisti tra il 1900 e il 2020, la ricerca ha evidenziato che, dopo 15 anni, il Pil pro-capite risulta inferiore del 10% rispetto a quello di paesi con governi non populisti. Inoltre, i regimi populisti spesso lasciano in eredità deficit di bilancio elevati, isolamento commerciale e una crescita economica inferiore alle attese.
Questi dati suggeriscono che, se da un lato le politiche fiscali populiste possono offrire un impulso a breve termine, dall’altro presentano rischi notevoli per la sostenibilità economica a lungo termine. Gli investitori dovrebbero quindi essere consapevoli delle potenziali conseguenze negative di tali politiche e considerare strategie che possano attenuare i rischi associati a governi populisti.
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