Pubblicato il 12 settembre 2024 su Punti di vista sul mercato

BCE: Riduce i Tassi Come Previsto e Rivede al Ribasso la Crescita

Giovedì, la Banca Centrale Europea (BCE) ha attuato un taglio dei tassi di interesse, come previsto da molti analisti. Il tasso di deposito principale è stato ridotto di 0,25 punti percentuali, portandolo al 3,5%. Parallelamente, il tasso di rifinanziamento principale e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale sono stati abbassati di 0,60 punti percentuali, scendendo rispettivamente al 3,65% e al 3,90%.

Il presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato in conferenza stampa che la decisione del Consiglio direttivo è stata unanime. Oltre al taglio dei tassi, la BCE ha leggermente abbassato le previsioni di crescita economica, mantenendo tuttavia invariate le previsioni sull’inflazione complessiva e incrementando le stime per l’inflazione core per il 2024 e il 2025.

Una Strategia Prudente

Michael Field, strategist di Morningstar, ha commentato la decisione della BCE affermando che l’approccio cauto della banca centrale dimostra l’intenzione di evitare cambi di rotta repentini. L’inflazione, seppur volatile, è rimasta vicino all’obiettivo della BCE, mentre la crescita economica si è mantenuta positiva, anche se moderata.

In linea con gli annunci precedenti, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali sarà regolato per ridurre il differenziale con il tasso sui depositi a 15 punti base, rispetto ai 50 punti attuali. Lagarde ha ribadito che le future decisioni della BCE dipenderanno strettamente dai dati economici.

Aggiornamenti sui Tassi della BCE

A partire dal 18 settembre, i tassi chiave della BCE saranno i seguenti:

  • Tasso di rifinanziamento principale: 3,65% (da 4,25%)
  • Tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale: 3,90% (da 4,50%)
  • Tasso sui depositi: 3,50% (da 3,75%)

Il tasso sui depositi, essendo il più rilevante per le banche e i risparmiatori, influenza direttamente i conti di deposito e di risparmio.

Reazione dei Mercati

Dopo l’annuncio, i mercati azionari europei sono rimasti pressoché invariati, mentre l’euro ha registrato un iniziale apprezzamento rispetto al dollaro. Questo taglio rappresenta il secondo intervento sui tassi di deposito negli ultimi cinque anni, a seguito del primo taglio avvenuto a giugno, e segue un periodo di dieci rialzi consecutivi dal luglio 2022.

L’85% degli economisti intervistati da Reuters aveva previsto questo intervento, e molti di loro guardano ora alla possibilità di un ulteriore taglio dei tassi entro dicembre 2024.

Prospettive di Inflazione e Crescita

Le nuove proiezioni dello staff dell’Eurosistema indicano un’inflazione complessiva media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Tuttavia, la BCE prevede che l’inflazione potrebbe risalire verso la fine del 2024 a causa del venir meno degli effetti dei cali dei prezzi dell’energia.

L’inflazione core è stata rivista al rialzo per il 2024 e il 2025, con previsioni di un calo più graduale dal 2,9% di quest’anno al 2,3% nel 2025 e al 2,0% nel 2026. Allo stesso tempo, la crescita economica è stata leggermente ridimensionata rispetto alle stime di giugno, con una previsione dello 0,8% per il 2024, dell’1,3% per il 2025 e dell’1,5% per il 2026.

Scenario Globale e Implicazioni

Mentre la BCE ha agito per prima, la Federal Reserve americana dovrebbe iniziare un ciclo di tagli dei tassi nella sua prossima riunione di settembre. Anche altre banche centrali, come la Banca Nazionale Svizzera e la Riksbank svedese, hanno già intrapreso misure simili.

Gli analisti prevedono che la BCE possa continuare a tagliare i tassi anche nel 2025, con ulteriori riduzioni trimestrali di 0,25 punti percentuali fino a raggiungere un tasso target del 2,50% entro settembre 2025. Alcuni esperti, come Carsten Roemheld di Fidelity e Bastian Freitag di Rothschild & Co, ritengono che ulteriori riduzioni siano quasi certe.

Impatti Sui Mercati Finanziari

I tagli dei tassi generalmente favoriscono un aumento dei mercati azionari e una riduzione dei rendimenti obbligazionari. Per i risparmiatori, tuttavia, ciò potrebbe comportare una diminuzione dei tassi di interesse sui conti deposito. Allo stesso tempo, i mutuatari potrebbero beneficiare di tassi di interesse più bassi su mutui e debiti al consumo.

Opinioni degli Analisti

Frederik Ducrozet di Pictet Wealth Management ha osservato che le revisioni della BCE sono complessivamente dovish, con revisioni al ribasso delle prospettive di crescita e solo piccoli aggiustamenti sull’inflazione core.

Secondo Gurpreet Garewal di Goldman Sachs Asset Management, non ci si aspetta un ulteriore taglio prima di dicembre, a meno di un peggioramento significativo della crescita economica. Nel complesso, gli analisti vedono un contesto favorevole per gli asset di rischio, con possibili ulteriori riduzioni dei tassi nel 2025.

Fonte: Link

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