Eurozona: PIL e Inflazione a Confronto
L’ultima serie di dati economici evidenzia contrasti significativi tra i principali paesi europei in termini di PIL e inflazione.
L’Italia ha subito una lieve flessione del PIL dello 0,3% nel secondo trimestre del 2023, rispetto al primo, con una crescita complessiva dello 0,6% rispetto all’anno precedente. L’inflazione ha mostrato una diminuzione, raggiungendo i minimi da aprile 2022, situazione dovuta principalmente alla decelerazione dei prezzi di prodotti alimentari lavorati e servizi.
In Germania, la situazione economica è rimasta stazionaria, emergendo da due trimestri consecutivi di recessione. L’inflazione ha registrato un rallentamento, ma resta al di sopra del target del 2% stabilito dalla BCE. L’economia tedesca potrebbe essere l’unica tra le più grandi in Europa a contrarsi quest’anno, con una stima del FMI di un calo dello 0,3% nel 2023.
La Francia ha evidenziato una crescita economica superiore alle aspettative nel secondo trimestre, mentre l’inflazione è diminuita a sorpresa a luglio, attestandosi al 5,0%. Il ministro delle finanze, Bruno Le Maire, ha definito notevole l’andamento economico, e il governo prevede un’espansione dell’1% nel 2023.
La Spagna ha registrato una crescita del PIL dello 0,4% nel secondo trimestre, ma un rallentamento su base annua, con un incremento dell’1,8% rispetto al +4,2% del primo trimestre. L’inflazione è tornata a crescere, sebbene resti l’unica in Europa vicina al target del 2% della Bce, grazie soprattutto al calo dei prezzi del gas e dell’elettricità.
Per quanto riguarda l’intera Eurozona, l’inflazione ha rallentato, ma l’inflazione core è rimasta stabile al 5,5%, mentre il PIL ha registrato una crescita leggermente superiore alle aspettative. Nonostante questo, l’outlook rimane cupo, con la possibilità di ulteriori aumenti del costo del denaro se l’inflazione dovesse rimanere elevata.
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