Performance dei fondi ed ETF nel secondo trimestre 2023
L’America Latina e l’Europa emergente sono state le protagoniste nel secondo trimestre, con i fondi azionari incentrati sulla Grecia e sul Brasile in testa alla classifica con rendimenti significativi. Al contrario, i fondi specializzati sulla Cina e sulla Turchia hanno registrato prestazioni inferiori.
L’America Latina è stata sostenuta dall’apprezzamento delle valute rispetto al dollaro e dalla resilienza dell’economia statunitense. Nel frattempo, l’Europa orientale, in particolare la Polonia, ha beneficiato della diversificazione delle catene di approvvigionamento al di fuori della Cina, in seguito alla pandemia.
Il rally dei mercati azionari in America Latina è stato attribuito anche al Brasile, dove i timori di politiche socialiste non si sono materializzati, mantenendo il governo neutrale nei confronti dei mercati. La Grecia è emersa nell’Europa orientale grazie alla stabilità politica garantita dal risultato delle elezioni. Altri paesi dell’Europa orientale come la Polonia hanno beneficiato del calo dei prezzi del gas e delle catene di approvvigionamento diversificate.
I mercati specializzati nella tecnologia, come Wall Street, hanno registrato buone performance grazie ai settori ad alto crescita. Al contrario, i fondi e gli ETF incentrati sulla Cina hanno sofferto a causa delle delusioni del mercato e delle valutazioni basse. Anche i mercati azionari della Turchia hanno subito perdite a causa di problemi economici interni.
Nel settore obbligazionario, i fondi specializzati nei titoli subordinati e ad alto rendimento hanno mostrato buone performance nel contesto dell’euro. Nonostante alcune preoccupazioni sulle banche regionali statunitensi e la volatilità macroeconomica, gli esperti ritengono che queste categorie abbiano ancora un potenziale interessante.
Complessivamente, l’indice dei rendimenti dei fondi azionari greci si è posizionato al primo posto nel semestre, seguito dalla Polonia. Gli azionari Italia hanno superato quelli dell’Eurozona grazie alle società a larga capitalizzazione, mentre i fondi concentrati sulla Turchia e sulla Cina si confermano tra i peggiori performer.
Questi risultati evidenziano l’importanza di una diversificazione accurata del portafoglio e della valutazione delle tendenze di mercato per gli investitori.
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